I capillari o più precisamente teleangectasie, sono dilatazioni di piccoli vasi ematici dell’epidermide. Costituiscono un’entita’ anatomo-clinica tuttora oggetto di studi scientifici, al fine di precisarne la fisiopatologia, per molti versi non adeguatamente conosciuta. Si presentano come superficiali arborescenze sinuose, dal colorito rosso-bluastro, interessano principalmente le gambe, dove possono manifestarsi in varie zone e rappresentano uno degli inestetismi più diffusi e comuni al giorno d’oggi.

Anche se in molti casi si tratta più di un problema estetico, in realtà, le teleangectasie, sono spesso la spia di una insufficienza venosa latente, iniziale o addirittura francamente manifesta;
Se da un lato l’insufficienza venosa cronica (anch’essa molto complessa e non completamente conosciuta) costituisce il momento eziopatogenico della maggior parte di questi quadri antiestetici, dall’altro, possono entrare in gioco come concausa od unici responsabili, anche molti altri fattori ( la gravidanza, la terapia con estro-progestinici, i traumi, malattie sistemiche etc. etc.); spesso anche la postura, soprattutto in alcune professioni, può incidere nella comparsa prematura di questi inestetismi.

Il calibro delle teleangectasie di solito varia da circa 0,3 a 1,5 millimetri; ad un calibro progressivamente maggiore si manifestano le Varici reticolari fino alle classiche Varici, espressioni solitamente a questo punto di una chiara insufficienza venosa.

Per questo motivo non bisogna sottovalutare la comparsa dei “ capillari”, anzi, è assolutamente opportuno sottoporsi alla visita medica per inquadrare il problema e scegliere il percorso terapeutico ottimale, anche e soprattutto nell’ottica di prevenire il peggioramento del quadro clinico e quindi salvaguardare la salute delle nostre vene.

Le opzioni terapeutiche sono molteplici, sia ambulatoriali che domiciliari ed i risultati, dopo il corretto inquadramento sono assolutamente soddisfacenti.