I melanociti sono delle cellule altamente specializzate presenti all’interno dell’epidermide, lo strato più superficiale della cute, deputate alla produzione della melanina, il pigmento bruno stimolata dall’esposizione ai raggi UV e deputato, appunto, alla fotoprotezione.
L’attività e la proliferazione dei melanociti sono responsabili, oltre che di alcune patologie anche importanti, di una serie di alterazioni cutanee. Tra queste, lentiggini e macchie solari, iperpigmentazioni post-infiammatorie e il melasma o cloasma, detto anche “maschera della gravidica” proprio perchè spesso compare in seguito ad una gravidanza ma che può anche essere legato all’assunzione della pillola anticoncezionale o a farmaci fotosensibioizzanti.
Le macchie pertanto hanno cause diverse, dimensioni diverse, profonditá diverse e di conseguenza richiedono un esame approfondito ed un’approccio mirato e combinato; ogni macchia la sua terapia mirata e spesso con metodiche complemtari.
La medicina estetica attualmente dispone di numerosi strumenti per contrastare questo fastidiosissimo inestetismo.
Tra le piú efficaci troviamo:
- Una maschera cosmetica specificamente indirizzata alla riduzione o eliminazione delle iperpigmentazioni melaniniche. In più, il prodotto agisce anche anche migliorando la luminosità e la texture della pelle. È un prodotto specialistico ma comunque versatile, adattandosi a diversi fototipi (cioè a pelli più o meno chiare/scure).
Il meccanismo di azione, che ha il risultato finale di bloccare la produzione di melanina, si basa sull’inibizione reversibile dell’attività di un enzima in grado di lavorare sulla tirosina, amminoacido precursore della melanina. Ciò significa che i melanociti vengono a trovarsi “paralizzati” ma non vengono distrutti, senza il rischio, in primis, alla comparsa di macchie bianche. In più, come detto, si tratta di un processo reversibile: una volta ripartita la produzione della melanina, può essere valutata una successiva applicazione.
Il trattamento si articola in due fasi successive. La prima viene condotta in ambulatorio e prevede, da parte del medico, la detersione della cute, l’applicazione prima di una soluzione sgrassante, quindi di una maschera che andrà tenuta, a seconda del fototipo e dell’importanza delle macchie, da 4 a 12 ore. Il paziente è libero di tornare a casa e riprendere le proprie normali attività dopo l’applicazione della maschera.
La seconda fase viene portata avanti a domicilio dal paziente. Consiste nella rimozione della maschera, a cui segue una semplice detersione con acqua e sapone neutro, quindi inizierá la prosecuzione domiciliare del trasttamento con l’applicazione di cosmetici specici secondo un protocollo prestabilito ma modulabile.
Sarà anche importante fare uso di crema idratante e protezione solare, soprattutto se il trattamento viene condotto nel periodo primaverile o estivo. Questi prodotti sono utili anche a contrastare eventuali eventi avversi irritativi (eritema ed esfoliazione). In generale, il trattamento risulta comunque ben tollerato.
Due-tre giorni dopo il trattamento ambulatoriale, la cute risulterà in ogni caso arrossata e desquamata – comunque non tanto da inficiare sulla vita sociale e lavorativa – per poi migliorare gradualmente nei giorni successivi.
A partire dal ventesimo giorno circa, si potranno osservare i primi effetti di rinnovamento cellulare: la pelle apparirà più chiara ed uniforme, con una evidente riduzione delle macchie cutanee. Come detto, anche la texture ne gioverà.
Sempre considerando fototipo e quadro clinico, si potrà, eventualmente, pensare di pianificare ulteriori sedute e un secondo trattamento. Si può anche solo “ritoccare” la maschera, applicandola solo sulle parti interessate.
- Peeling
accanto a peelings tradizionali, recentemente ne è stato introdotto uno dalla Spagna ( NOME COMMERCIALE BENE BELLUM ) con formulazione specifica volta alla correzione delle discromie; nella sua composizione, accanto a principi attivi già noti come acido tricloroacetico, acido glicolico, acido citrico, viene inserito l’ acido tranexamico per le sue capacitá depigmentanti; il protocollo prevede 2 o 3 sedute ambulatoriali dove in sequenza specifica vengono applicate le sostanze attive, dopodiché il trattamento prosegue a domicilio con un kit dedicato con cosmetici a base di vitamina A,C ed E.
- whitening microneedling
In questo caso il protocollo prevede un numero variabile di sedute di microneedling associato all’applicazione domiciliare di una crema galenica
- Laser
Il laser, grazie a lunghezze d’onda specifiche colpisce gli aggregati di melanina disgregando progressivamente le macchie; rappresenta la scelta elettiva nel caso di macchie isolate. Il decorso é caratterizzato dalla formazione di crosticine che cadranno nell’arco di pochi giorni